Walter Sabatini: “Il Napoli si può riproporre per lo Scudetto. Roma? Comunicato offensivo su De Rossi”.

Walter Sabatini: “Il Napoli si può riproporre per lo Scudetto. Roma? Comunicato offensivo su De Rossi”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo è intervenuto Walter Sabatini, direttore sportivo: “Il Napoli con Conte ha avuto un’impennata dal punto di vista nervoso straordinaria oltre che tecnico tattica. Il Napoli è forte, con la classifica che si accorcia penso che si possa riproporre per il massimo obiettivo, anche se so che nella loro testa c’è la Champions prima di tutto. Ma il calcio non è facilmente prevedibile, se continua a giocare così può ottenere risultati. Conte sarà stato uno stimolo forte per il mercato, ma a Napoli per fortuna si fa quello che dice De Laurentiis, perché ha conquistato grandi risultati in vent’anni. Gilmour e McTominay? McTominay senz’altro può fare la differenza, è molto propositivo e fisico, fa molto bene con la palla e in percussione. Sono due acquisti importanti. Gilmour è un giocatore importante, anche sulle seconde palle. McTominay è veramente forte. Mazzocchi? Con me ha fatto sei mesi straordinari, è forte ed è un ragazzo straordinario, educato, umile. Non allo stesso livello degli altri nel Napoli? La mia opinione non coincide con questa, se lo metti a fare gli uno contro uno li vince quasi tutti, anche se lo metti a crossare in corsa è un livello molto alto. Non sono il miglior interlocutore per questa osservazione, lo trovo straordinario, lo prenderei in qualsiasi squadra. Lukaku? Quando quelli come Lukaku fanno ciò che fanno con questo allenatore… è un po’ come quando Rudi Garcia mi chiese Gervinho che mi sembrò un dilettante. Sono andato a prenderlo perché insieme avevano vinto un campionato ed è stato spettacolare per un anno, faceva delle partite incredibili e non lo prendeva mai nessuno. L’anno dopo ho dovuto darlo via, perché era incostante e iniziava a rompere le palle. L’ho venduto in Cina e ho preso El Shaarawy e Perotti. Juric? Può far tanto, è un ottimo allenatore, ha grinta e voglia di fare, oltre che la capacità di trasferire ai giocatori il suo focus. De Rossi è un allenatore magnifico, la cosa che mi fa più arrabbiare è che nessuno a Roma si occupa di calcio. Nel primo tempo a Genova ha fatto benissimo, meglio di così non può giocare. C’era un’armonia tecnica in campo percettibile, come si fa a non vedere questa cosa? Poi hanno fatto un comunicato che non perdonerò mai, hanno comunicato l’esonero di De Rossi dicendo che era per ‘il bene della squadra’. Ma come vi permettete? Come vi permettete di dire un allenatore che vive a Trigoria da due mesi e per la Roma morirebbe? Quale bene della squadra? È un comunicato offensivo. Io non gioco con le parole, le parole sono importanti”.

Ada Cotugno: “La perla del mercato è Gilmour. McTominay non è un vice Anguissa”

Ada Cotugno: “La perla del mercato è Gilmour. McTominay non è un vice Anguissa”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio Alla Radio – 3° Tempo, è intervenuto Ada Cotugno, giornalista:

“Gilmour e McTominay? Quando sono giocatori reduci dalla Premier, sappiamo che hanno alte possibilità di far bene. Conte ha un ventaglio di giocatori importanti, sembra di tornare ai tempi di Spalletti. McTominay dà tante alternativa al Napoli, al Manchester United si è dimostrato un giocatore che lavora tanto, con Conte andrà d’accordo. C’è sempre stato un problema di collocazione tattica, lo vedevano come sostituto di Casemiro, ma non poteva dare la stessa copertura e ha fatto qualche figuraccia. Ten Hag lo ha messo più avanti, lui è intelligente a occupare lo spazio. Penso addirittura che abbia giocato una partita da centravanti, spero che con Conte non arrivi a questo, ma è in grado di andare tra le linee e senza palla. Gilmour è la vera perla del mercato, ha un piede eccezionale, ha margini di miglioramento e ha giocato con allenatori come Potter e De Zerbi. E’ un po’ triste lasciarlo in panchina, lo vedo più vice Lobotka. McTominay non lo vedo come vice Anguissa, ha una predisposizione diversa.

E’ crescita la rabbia dei tifosi del Manchester United, era l’ultima grande bandiera, era lì da 22 anni e si aspettavano un altro tipo di trattamento. Per tanto tempo è stato criticato per la questione tattica, ma si sono mangiati le mani. Non era in grado di fare il lavoro di Casemiro. Il problema dello United, appunto, è che ha tanti giocatori da vendere come Rashford, Bruno Fernandes e lo stesso Casemiro e invece è stato venduto il tassello sbagliato. Non facciamoci ingannare dal fisico, perché rischiamo di incorrere nello stesso errore che s’era fatto come vice Casemiro, doveva aveva fatto molto male. Invece gli devono essere affidati meno compiti difensivi, è vero che i ritmi della Premier sono diversi e in Italia si potrebbe trovare meglio supportato anche dalla difesa, non è propriamente un vice Anguissa. Se dovesse arrivare a gennaio una replica di Anguissa male non sarebbe.

McTominay può essere anche una mezzala, da tenere un po’ più dietro, è anche molto veloce e bravo a inserirsi anticipando degli avversari. Sotto quest’aspetto, può essere affiancato da chi c’è già al Napoli. E’ uno che l’anno scorso nel periodo peggiore ha risollevato lo United, non ha paura di sganciarsi in avanti, purché non gli siano assegnati troppi compiti difensivi, tra prima e dopo Ten Hag c’è una netta divisione su di lui, ha qualche piccola carenza, ma è un giocatore che può fruttare. Ma la vera perla è Gilmour, erché praticamente è una versione più giovane e frizzante della versione migliore di Lobotka, nel sistema Brighton ci stava benissimo, ha avuto un’esperienza al Chelsea da giovanissimo. Il campo lo ha mangiato e in Italia può fare cose splendide”.

Guido Trombetti: “Penso che Conte non rinuncerà alla difesa a tre”

Guido Trombetti: “Penso che Conte non rinuncerà alla difesa a tre”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio Alla Radio – 3° Tempo, è intervenuto il Professore Guido Trombetti:

“Con la partenza di Osimhen sulla squadra del Napoli, sulla società e sul tecnico torna il sereno. Anche noi tifosi appassionati possiamo divertirci parlando di calcio. Con tutti i limiti visto che non siamo dei tecnici. Il Napoli ha fatto una campagna acquisti sontuosa, rinnovando la squadra in profondità. Ha preso Buongiorno, ha preso Neres sull’esterno, e poi McTominay e Gilmour. Domanda: è mai possibile che il Napoli abbia acquistato due giocatori di grande caratura per farli stare in panchina? Certamente no. E allora, quali possono essere le ipotesi all’orizzonte? Prima ipotesi: Conte non cambia il modulo. Domanda delle cento pistole: ma chi sono questi due centrocampisti? Non è affatto detto che siano Anguissa e Lobotka, perché McTominay certamente è uno di caratura internazionale, è fortissimo. Quindi se gioca a due è molto probabile che uno dei due attuali titolari vada in panchina, con McTominay al suo posto. Parlavo l’altro giorno con un mio caro amico del mondo del calcio da 50 anni e mi ha detto secondo me esce Lobotka. Non è uno scenario da escludere. Secondo scenario: alterna in ogni partita i quattro. Perché con una linea difensiva a tre, i due di centrocampo devono coprire spazi enormi, quindi oltre i 55-60′ non vanno. Quindi qualunque coppia parte, è probabile che dopo un’ora c’è una turnazione, in fondo Spalletti faceva così con Lozano e Politano, con Elmas sostituto dei centrocampisti. Due uomini a centrocampo da soli non possono reggere un’ora e mezza e più di partita. Un altro scenario è Conte che cambia il modulo. In soldoni che significa? Significa che decide di giocare a tre a centrocampo. Chi esce quindi? Un difensore o uno di fascia destra dell’attacco? Io credo che dopo aver preso Neres, almeno dopo che ha imparato a fare un po’ di fase difensiva, lui l’attacco non lo tocca. Il punto è capire se ritiene se Neres debba giocare spezzoni di partita perché non è in grado di coprire il campo come Politano. E allora toglie un difensore, chi toglie? Ho forti dubbi. La cosa sarebbe banale, perché si giocherebbe con Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno e Olivera, con Spinazzola a dare un cambio e il buon Mazzocchi a dare un cambio. Ho qualche dubbio che Conte rinunci all’impostazione a tre. Io credo che si resterà a due a centrocampo, che ritiene una fortissima collaborazione degli esterni bassi e alti. Quando avremo contro degli avversari del calibro della Juve, Inter, Atalanta, il nostro centrocampo rischia di essere sgretolato. Che lui rinunci alla difesa a tre ho qualche dubbio. Sarebbe interessante fare un gioco tra noi ‘incompetenti’ per il quale il calcio è una passione, dal mio punto di vista quest’assetto della squadra è veramente un bel tema. Che succede in mezzo al campo?”.

Guido Trombetti: “Penso che Conte non rinuncerà alla difesa a tre”

L’EDITORIALE – Prof. Guido Trombetti: “Antonio Conte può tenere fuori rosa uno dei giocatori più forti del mondo?”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo  è intervenuto il prof. Guido Trombetti col suo editoriale: “Dopo la partita con il Parma possiamo fare alcune osservazioni. La prima è che con l’ingresso in campo di Lukaku è finalmente cominciata, davvero, l’Era di Antonio Conte al Napoli. Abbiamo visto un giocatore di grandissima personalità che, appena entrato in campo, in modo quasi magico è diventato il leader della squadra. Ha invitato i compagni a restare calmi, riflettere, ha dato la sensazione di essere un giocare abituato a rappresentare in campo un riferimento. Un fatto molto positivo. Se ci pensate, Antonio Conte aveva organizzato una squadra, un gioco fondato sulla presenza di Lukaku. Anche lo stesso Raspadori era chiamato ad andare incontro alla palla, come se ci fosse Lukaku. È per questo che è stato automatico trovarsi a suo agio, perché la squadra era già abituata alla sua presenza. Al di là del gol che ha sempre una percentuale di casualità. Accanto all’esordio di Lukaku, però, c’è un’altra cosa su cui fissare l’attenzione: l’affare Osimhen. Lasciamo perdere, per un attimo, di chi sia la responsabilità, resta il fatto che Osimhen è fuori rosa. Una domanda è inevitabile: vi pare mai possibile che passa un anno in tribuna uno dei 5 attaccanti più forti del mondo? Questo è un punto cruciale. È una situazione estremamente difficile e imbarazzante. Credo che, passata la sosta della Nazionali e raffreddati un po’ i bollenti spiriti, il Napoli e Osimhen debbano trovare un punto d’accordo perché si vive male con un giocatore di quel livello che viene messo ai margini della squadra. Ciò che appare chiaro è che Antonio Conte non ne vuole neanche sentire parlare, non perché non conosca il valore o l’importanza del giocatore, ma Antonio Conte teme che il reintegro di Osimhen significhi introdurre nello spogliatoio un elemento di forte agitazione. Osimhen ha un carattere difficile, non è gradito a parecchi compagni, viene trattato come il figlio della gallina bianca. La mia domanda è questa: non sono un tecnico, ma un allenatore dell’intelligenza di Antonio Conte, si può permettere di tenere fuori rosa uno degli attaccanti più forti del mondo? Vedete quanto è complicato l’orizzonte del Napoli in questo momento. Chiudo dicendo che al presidente va tutta la mia ammirazione per aver tenuto botta e per non essersi fatto ricattare dall’entourage di Osimhen e dai fondi che volevano realizzare un affare che prevedeva 65-70 milioni per la società e il doppio per il calciatore solo”.

Francesco De Luca: “Osimhen ha rifiutato di rimanere ad ingaggio ridotto ed ha chiuso con il Napoli

Francesco De Luca: “Osimhen ha rifiutato di rimanere ad ingaggio ridotto ed ha chiuso con il Napoli

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo  è intervenuto Francesco De Luca, giornalista Il Mattino: “Non credo che si troverà l’accordo con una squadra araba alle condizioni di Osimhen e del Napoli. Osimhen resterà al Napoli e fuori rosa, almeno fino a gennaio, in cui si troverà una formula per la gestione del giocatore. Sicuramente, fin qui, la situazione è stata gestita male. Il Napoli riteneva che ci sarebbe stata una lunga fila per la clausola di Osimhen, in realtà c’è stato qualche tentativo, ma niente di più. Purtroppo la stagione del Napoli la conosciamo, il mercato arabo non è stato come quello del 2023 e questo è il risultato. Messaggio di ‘famiglia’ di Conte? Sabato abbiamo visto una squadra che è tornata ad essere squadra, con un’anima e personalità. Molto ha aiutato un grande attaccante, ma soprattutto un uomo di grande personalità come Lukaku. Ciò che mi risulta, è che De Laurentiis aveva fatto un tentativo con Osimhen per convincerlo a restare ad ingaggio ridotto, ma l’ha rifiutata. Manna ha chiarito nuovamente la posizione del giocatore: a Napoli non vuole restare. Anche a Conte piacerebbe averlo nell’organico, ma se ha rotto col Napoli questo è. Quando Conte parla di ‘famiglia’, una famiglia ha questo padre e questi figli e Osimhen non è uno di questi. De Laurentiis ne ha fatto una questione di principio? Credo sia stata una questione pratica non scendere sotto una certa cifra, per una questione di bilancio. È stata una scelta obbligata, è Osimhen ad aver chiuso al Napoli, in maniera molto chiara e onesta e lo si evince dalle parole di Manna, Conte e De Laurentiis”.