Francesco Repice: “Sapevo che il Napoli avrebbe lottato per lo scudetto perché conosco Conte. De Rossi alla Roma? Mai contattato”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo  è intervenuto Francesco Repice, Radio Rai: “Antonio Conte non si è mai nascosto in vita sua, vede le cose per come stanno: l’anno scorso il Napoli è arrivato a 40 punti dall’Inter, ora è a +7 in classifica. Non si nasconde, dice che siamo ripartiti da zero e ora ci troviamo là. Sa benissimo che per lui è più complicato rispetto all’Inter arrivare ad un certo tipo di continuità, ma sa che può riuscirci e i fatti gli stanno dando ragione. Ho una fiducia illimitata in Conte che conosco per la Nazionale e per la Juventus – l’ho vissuto da vicino – e quando arriva in un club, si lotta per vincere, questo dicono i fatti. Credevo che il Napoli avrebbe lottato per lo scudetto perché c’è lui in panchina che pretende determinate cose e se viene accontentato, si lotta per lo scudetto, non c’è verso, non ci sono prove contrarie a questa teoria dimostrata con i fatti. In campo, ho avuto l’impressione di una squadra che sa soffrire, gestisce, mette a tacere tutti. Più difficile Atalanta o Inter? L’Atalanta è come andare dal dentista, come operarsi alla cistifellea, è un problemone grosso come una casa. È il Como visto al Maradona con 5-6 livelli di qualità in più. De Rossi al posto di Juric? Non è stato per niente contattato”.

Valentin Pauluzzi: “Ho vissuto la stessa sensazione dello scudetto. Conte uomo del Sud, a Napoli per vincere”.

Valentin Pauluzzi: “Ho vissuto la stessa sensazione dello scudetto. Conte uomo del Sud, a Napoli per vincere”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo  è intervenuto Valentin Pauluzzi, corrispondente L’Equipe: “Ieri il settore ospiti era bello pieno e mi ricordava le sensazioni di due anni fa. Si sente che si sta costruendo qualcosa di grande e si è visto anche in campo. Dopo la partita Inter-Juventus finita 4-4 era difficile superare lo spettacolo, sicuramente quella del Napoli è stata una partita interessante dove ha dimostrato di essere una squadra cinica, pragmatica, con grande solidità difensiva ed ha segnato con i suoi due assi. Ho sentito qualche critica di troppo su Lukaku, se il Napoli è in fuga con i suoi due assi non al 100%, figuriamoci quando lo saranno. Conte può vincere lo scudetto quest’anno? Quando è venuto in conferenza stampa ho sorriso subito: ovviamente va avanti con questo discorso mettendo le mani avanti, con una comunicazione già preparata. Sa lui per primo che quando sbarca in una squadra da ricostruire, che fa solo il campionato, è il numero uno. Ciò che sta facendo a Napoli, l’ha fatto anche con la Juventus e col Chelsea. Conte voleva tornare in Italia, aveva poche opzioni, sapeva che la Juve fosse complicata, il Milan era fuori budget, l’Inter era già andato, rimaneva solo il Napoli, ma ne faccio anche un discorso culturale. Conte è un uomo del Sud, di Lecce e Napoli è la più grande piazza del meridione, togliendo la percezione che si sia dimenticato del Sud e della sua terra. Sfide con Atalanta e Inter? Un bel trittico lombardo col Milan, il Napoli, se ne esce indenne, sarà ufficialmente il favorito per il campionato”. 

Ghali, il grande ritorno live nei PalaSport

Ghali, il grande ritorno live nei PalaSport

Uno show internazionale quello che Ghali ha portato lunedì sera sul palco dell’Unipol Forum di Milano per la partenza del nuovo tour nei palasport GHALI – LIVE 2024un progetto sfidante e una macchina produttiva monumentale (guidata dal Direttore Creativo Simone Ferrari per Balich Wonder Studio) che guarda fuori dall’Italia per giocare un campionato live tutto suodi caratura global ed altissimo livello, accompagnando il pubblico in un viaggio in 30 brani nella storia musicale e nel vissuto di Ghali e portando il deserto all’interno dei palasport, con tanto di vere dune che l’artista percorre e plasma intorno a sé, calando lo spettatore in una dimensione immaginifica.

Dal surrealismo al realismo, dai toni sognanti a quelli più crudi: GHALI – LIVE 2024 è mélange di colori e sfumature, fusione di mondi diversi che vivono su uno stesso palco, riflettendo le mille anime di Ghali. Come tanti capitoli di un unico diario, nello show si alternano trascinanti momenti pop, attimi di pura magia, quando un’imponente cascata di sabbia precipita su Ghali sulle note di Wily Wily; squarci dark con forti prese di posizione – su tutti Ora d’aria, con una tempesta di vento che si abbatte sul podio dove Ghali tiene il suo comizio; un blocco urban per raccontare l’oggi con una prospettiva più trap, ospitando sul palco Lazza, Simba La Rue, Tony Effe, Pyrex e Astro; e momenti di festa con la hit multiplatino Good Times – ma tutti sotto il comune denominatore dell’eleganza e della contemporaneità.

Sul finale anche spazio per due toccanti momenti di riflessione e raccoglimento, prima con Bayna (un quadro realisticamente crudo e drammatico, con il racconto per immagini dei soccorsi alle persone in movimento in mare aperto alle spalle di Ghali, che scende nel parterre per terminare l’esibizione in mezzo al pubblico) e poi con l’ultimo singolo Niente Panico a chiudere lo show, lanciando il suo messaggio di forza e resilienza in una dimensione intima ed essenziale. Prodotto da Vivo Concerti, GHALI – LIVE 2024 è uno spettacolo largo, che abbraccia il pubblico transgenerazionale di Ghali nella sua totalità. Per decodificare le diverse parti dello show, in soccorso allo spettatore arriva provvidenziale sul palco a più riprese l’extraterrestre Rich Ciolino, conquistando la scena con i suoi modi fanciulleschi e buffi fino a raggiungere Ghali sulla sanremese Casa Mia

GHALI – LIVE 2024  – IL CALENDARIO  

Sabato 26 ottobre 2024 – Vigevano (PV), PalaElachem – DATA ZERO
Lunedì 28 ottobre 2024 – Milano, Forum – SOLD OUT
Martedì 29 ottobre 2024 – Milano, Forum – SOLD OUT
Lunedì 4 novembre 2024 – Firenze, Mandela Forum  
Mercoledì 6 novembre 2024 – Roma, Palazzo dello Sport – SOLD OUT
Domenica 10 novembre 2024 – Bologna, Unipol Arena 
 
Martedì 12 novembre 2024 – Napoli, Palapartenope
 Venerdì 15 novembre 2024 – Milano, Forum  
 

Stefano Borghi: “Gilmour sotto esame col Milan, sicuramente non abbassa il livello rispetto a Lobotka”.

Stefano Borghi: “Gilmour sotto esame col Milan, sicuramente non abbassa il livello rispetto a Lobotka”.

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo  è intervenuto  Stefano Borghi, telecronista SKY SPORT: “È un percorso nato con Verona-Napoli, poi Conte ha saputo riportare il Napoli in alto. Le prossime sette partite possono pesare veramente questo Napoli. La cosa da fare non è tanto proiettarsi tanto verso il futuro, ma prendere il presente che è molto buono. Questa squadra  può fare una stagione da protagonista, ma bisogna aspettare per dire che vincerà il campionato. L’anno scorso sarebbe stato un disastro anche con Conte? La stagione scorsa è stata davvero un disastro, dove sono state sbagliate tutte le scelte, ma il Napoli ha dimostrato di aver imparato la lezione. Il club partenopeo, infatti, è stato perfetto nelle scelte. Le gare contro Empoli e Lecce erano delle trappole e le hai vinte meritatamente senza il faro della squadra: Lobotka. E’una cosa molto bella per il calcio italiano aver ritrovato un Napoli competitivo. Gilmour? Il Milan sarà un bellissimo esame per lui. Lui ha delle cose interessanti. E’ stato preso per non abbassare mai il livello della squadra, visto che in una stagione può capitare che Lobotka non possa giocare tre-quattro partite. Lukaku? Bisogna fare i conti alla fine, vedremo se Retegui e Marcus Thuram segneranno il doppio di Lukaku. Il belga ha dovuto modificare il proprio modo di gioco, perché il calcio si è velocizzato. Non vedo la necessità di essere preoccupati, visto che ha la fiducia dell’allenatore. Lukaku, inoltre, i suoi gol in Serie A li fa. Inter-Juve? Mi sono divertito come un matto, è stato uno spot molto bello per il nostro calcio. Non me la immaginavo così, ho visto due squadre che hanno fatto più che pensato.  C’è stata qualche ingenuità difensiva, ma allo spettatore piace di più così. Per cambiare la mentalità del calcio italiano, di fatto, non bisogna pensare agli errori, ma allo spettacolo fornito. Juve? E’ un progetto molto interessante, ci sono uomini di grandi valore. La Juve ancora non ha avuto a pieno regime i vari Koopmeiners, Nico Gonzalez e Douglas Luiz. Assenza di Bremer? E’ un colpo molto duro, è normale che siano cambiate le cose: ma fa parte del gioco”.

Giancarlo Padovan: “Conte deve fare turnover, le risorse tecniche ci sono, De Laurentiis ha speso 150 milioni per questo”

Giancarlo Padovan: “Conte deve fare turnover, le risorse tecniche ci sono, De Laurentiis ha speso 150 milioni per questo”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo  è intervenuto Giancarlo Padovan, giornalista SKY: “Il Napoli ha sfruttato al meglio il calendario e, secondo me, con il Lecce stravince. Poi, comincerà un altro campionato e lo sanno tutti. Non credo che Conte sia contento del suo Napoli, ma della classifica, di stare lì avanti e che pur non avendo disposto della migliore squadra è in testa. Va bene così, io dico che non avere le coppe significa lavorare settimana per settimana, lavorare vuol dire migliorare e Conte migliora i suoi giocatori, quindi il Napoli sarà pronto ad affrontare squadre che sulla carta sono superiori, io penso che l’Inter sia superiore, ma non ha la stessa determinazione. Quanto tempo ci vorrà per vedere un Lukaku trascinante? Fino ad Empoli abbiamo visto un buon Lukaku, a Empoli si è trascinato. Però anche questo è importante per una squadra e un allenatore. Penso ci vorrà ancora almeno un mese, teniamo conto che non ha fatto una vera e propria preparazione e per uno strutturato come lui è un po’ pesante. Cosa si può fare per una spinta in più in assenza di Lukaku? A me Simeone piace molto, ma Raspadori ti dà di più perché lega i reparti. Turnover per 3 partite in 8 giorni? Lo deve fare perché ha una rosa per farlo. Conte sa bilanciare, sa farlo. Per me, Neres è un giocatore che non può stare fuori e penso che sia destinato a prendere il posto a qualcuno. Ripeto sempre che il presidente ha speso 130-150 milioni mettendo a disposizione una squadra con la quale provare a vincere e devi farlo con tutte le risorse tecniche che hai”.