da Mario Fedele | Feb 25, 2025 | All News
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo è intervenuto il giornalista Mario Fabbroni: “La mia sensazione è che Conte all’esterno comunica le stesse cose che dice nello spogliatoio. Oggi ci manca il Conte condottiero, che riesce a essere leader di questa squadra, la capacità di essere collante nello spogliatoio che aveva Spalletti. Conte è un po’ diverso dal toscano, ma non può rinunciare al suo ruolo di condottiero, perché depotenzia se stesso e l’ambiente che gli sta intorno. Spero riesca a rimotivare la squadra in un certo modo, magari ripartendo col marchio di fabbrica del 4-3-3. Sono del parere che lo scontro diretto contro l’Inter non vada assolutamente perso. La priorità è vincere, o quantomeno pareggiare. Qualcosa nelle ultime settimane è successo, dall’addio di Kvara al mercato deludente che qualcosa forse ha scosso. Vedo un Oriali silente, anche se lo è sempre stato. Un po’ di ritorno negativo dopo il mercato c’è stato, col pensiero ormai comune che il Napoli si sia indebolito. E poi sono arrivati gli infortuni. Purtroppo il mercato avrebbe dovuto proteggere da questo tipo di iatture”.
da Mario Fedele | Feb 25, 2025 | All News
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo è intervenuto la giornalista Jolanda De Rienzo: “Giusto che i tifosi siano delusi. “Girano” un po’ a tutti, ma è proprio questo il modo per ottenere una reazione. Il Napoli vive un momento particolare, dove agli errori sul mercato si sono sommati i problemi con gli infortuni che hanno evidenziato una coperta corta. E poi abbiamo scoperto che il Napoli con la difesa a 3 difende peggio, e non a caso con questo modulo sono arrivati quasi la metà dei gol complessivi. Questi sono numeri che fanno capire che si sono perse certezze. Per questo Conte deve tornare alla difesa a 4, approfittando del ritorno di Olivera e Spinazzola. Però c’è Raspadori, che è l’unico che gira bene con la difesa a 3. Penso che la svolta sia dare importanza all’attaccante giocando con una difesa a 4. Gli svarioni in difesa? Quello di Rrahmani forse accade solo una volta in una carriera di un giocatore. Un black out, che non penso dipenda dalla difesa a 3. Può capitare a tutti. Per quanto riguarda l’incomprensione tra Juan Jesus e Meret a Roma penso sia una mancanza di sicurezze, nel senso che dopo il gol preso dalla Roma si sono perse. Gli azzurri hanno smarrito alcune certezze che avevano acquisito
da Mario Fedele | Feb 25, 2025 | All News
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo è intervenuto il giornalista di FCInter08.it Daniele Vitiello: “Inzaghi in Coppa Italia contro la Lazio cambierà un po’ di elementi rispetto alla gara contro il Genoa. All’allenatore è stato chiesto di dare conferme sulla qualità della rosa e soprattutto la profondità. Spazio a Martinez, che sarà in campo anche a Napoli. In difesa Pavard, che anche lui giocherà di nuovo sabato. Sarà con De Vrij e Bisseck, con Asslani, Zielinski, Di Marco e Darmian. In avanti ci saranno Arnautovic e Taremi. Inzaghi cambierà tanto. Coppa Italia ultimo obiettivo? È inevitabile quando ci sono tante competizioni, ma non penso che sia una competizione snobbata. Anche con l’Udinese ci fu tanto turnover e i risultati sono stati molto positivi. Per quello che è il momento che sta attraversando l’Inter bisogna migliorare diverse situazioni. Ci sono ancora calciatori che non sono ancora al meglio, e uno di questi è Calhanoglu. Anche Dimarco, che sta giocando tanto, è un po’ calato dopo un grande inizio di stagione. L’Inter sta ritrovando le condizioni migliori per rilanciarsi definitivamente in campionato. Calhanoglu e Thuram? Intanto dovrebbe tornare Carlos Augusto, mentre Zalewski resterà fuori. Thuram ha avuto tempo per lavorare e sabato dovrebbe esserci, ma non è ancora certo al 100%. Calhanoglu è a disposizione ed è pronto a partire dal primo minuto”.
da Mario Fedele | Feb 25, 2025 | All News
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo è intervenuto il match analyst Massimo Carcarino: “La partita di Como si è indirizzata nel primo tempo. Il Napoli ha creato occasioni e ha messo la squadra di Fabregas alle strette, però sono aumentate le distanze nel secondo tempo e si è persa intensità nella corsa. Questo, però, non penso sia un problema fisico. Qualcosa è accaduto dal punto di vista emotivo e il cambio di Fabregas con Cutrone dentro ha allungato il Napoli, che si è un po’ slegato. Fabregas? Quando ero al Catanzaro lo abbiamo sfidato lo scorso anno. Riuscì a ribaltare la partita puntando sul suo pensiero calcistico. Ha un progetto calcistico in mano e la libertà di scegliere i giocatori. La mia sensazione è che ha la personalità per fare l’allenatore. Potrà fare sicuramente carriera, ma come sempre servirà un po’ di fortuna. Il modulo del Napoli? Senza palla raramente, per non dire mai, ho visto il 4-3-3. Politano si è sempre abbassato molto. Penso che oggi ci sia soprattutto un calo mentale. Con la difesa a 3 o a 4 non cambia molto. Vedo la squadra fare tanti errori tecnici, e non penso che questo sia dovuto al modulo. Nel primo tempo a Como il Napoli ha fatto un’ottima partita”.
da Mario Fedele | Feb 25, 2025 | All News
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio – 3° Tempo è intervenuto l’allenatore Massimo Rastelli: “Ci può stare dopo 8-9 mesi di stagione avere degli infortuni. È evidente che sono avvenuti in un lasso di tempo riavvicinato, e questo ha fatto pensare a degli errori o delle valutazioni che non penso siano stati fatti. Oggi gli staff hanno tanta tecnologia per leggere i dati. Se un giocatore è a rischio infortuni si riesce a capire con i gps. Non sappiamo se è cambiato qualcosa nella preparazione, squadre come il Napoli sono seguite con attenzione dai preparatori e dall’allenatore. Non penso a un calo fisico, comunque, ma che ci possa essere un po’ di stanchezza mentale che è perfettamente normale. A Como il Napoli ha fatto un ottimo primo tempo, mentre nel secondo tempo ha fatto poco per vincere la partita. Perché il Napoli si è smarrito? Conte ha spiegato che l’aspetto mentale fa la differenza, e su questo ha ragione. I calciatori devono capire che ogni palla e ogni giocata può essere determinante. Questo gruppo sta tirando la carretta dall’inizio della stagione, e non avere oggi i cinque cambi che possono mantenere sempre alto il livello è penalizzante, soprattutto rispetto alle altre grandi squadre. Cosa fare per far segnare di più il Napoli? Conosco il metodo di lavoro di Conte, e so che dà istruzioni e spiega ai suoi calciatori come mettere in difficoltà gli avversari. Ma al di là di questo se all’interno di un’idea di gioco non ci sono calciatori che ti creano superiorità e pericoli diventa difficile trovare occasioni solo in base al fraseggio e alle triangolazioni. Spesso le squadre che il Napoli affronta lo aspettano negli ultimi 25 metri, e a quel punto diventa difficile creare occasioni da gol”.