da Ettore Gagliardi | Nov 14, 2025 | All News
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuta la giornalista Jolanda De Rienzo: “Conte? Tutti hanno bisogno di un po’ di riposo. Forse vuole ritrovare un po’ di lucidità. Non mi piace vedere questo come un momento di tensione, ma di ripartenza per ritrovare serenità. Conte è a Torino a riflettere su tutto, compresi i suoi metodi di allenamento. Uno che vuole vincere come lui non può accettare che accada tutto questo. Sono certa che lui sta cercando il modo migliore per condividere le soluzioni con staff e giocatori, perché Conte sa di fare parte del problema e non è estraneo. Le sue parole sono state un campanello d’allarme per migliorarsi”
da Mario Fedele | Nov 13, 2025 | Sport
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Mario Fabbroni: “La storia di Conte con Napoli è in pieno svolgimento, e proseguirà fino al termine della stagione. Poi sicuramente ci saranno delle riflessioni. Se la squadra ha chiesto di dosare meglio i carichi di lavoro perché si lavora troppo a me sembra strano. Sembra strano che queste cose vengano fuori. Se ne dovrebbe discutere internamente. Ma pensare che Conte faccia un passo indietro vuol dire credere che lui sia un debole. E sappiamo tutti che non è così. Ora sarà fondamentale non tornare a fare sempre lo stesso errore. Bisogna trovare una svolta ed evitare di andare al “tutti contro tutti”. Squadra in ritiro? Dovrebbe essere fatto come ai vecchi tempi, per compattare la squadra. Altrimenti è inutile. Conte ha detto che il Napoli non è più una squadra, e questa è un’affermazione grave. Non si può prestare il fianco a questo ma dare una risposta, possibilmente sul campo”.
da Mario Fedele | Nov 13, 2025 | All News
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista del Corriere dello Sport Pasquale Salvione: “Penso sia giusto da qui in avanti mettersi seduti e dirsi tutto quello che c’è da dire, e mi riferisco allo spogliatoio del Napoli. I panni sporchi si lavano in casa. Dopo questi giorni in cui sono venute fuori tante problematiche ora serve tanta maturità. Occorre anche trovare un punto di unione, nonostante da Castel Volturno sembra arrivare un quadro abbastanza complicato. Conte ha detto quelle cose per cercare una reazione. È eccessivo parlare di lui come uno che non sa comunicare. È giusto da parte sua analizzare i giusti accorgimenti. Deve chiarirsi con la squadra sulle metodologie di allenamento. Inoltre certe uscite dei calciatori e dei loro procuratori sono inopportune e non aiutano. Infortuni? Non credo che sia solo un problema di metodologia degli allenamenti. Resta altissimo il numero di partite, ma 11 infortuni in tre mesi sono tanti”.
da Mario Fedele | Nov 13, 2025 | Sport
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista della Gazzetta dello Sport Salvatore Malfitano: “Con Anguissa il Napoli ha raggiunto quota 11 infortuni. Questo significa che i calciatori non riescono a gestire i carichi atletici, e la conferma arriva da queste lamentele dei calciatori ormai sempre più numerose. Lo staff di Conte ha tutti i numeri e i rilievi per fare le giuste modulazioni e rivedere qualcosa. Credo che qualche battuta d’arresto ci possa stare, e forse c’è troppa esasperazione. Ma questa esasperazione è causata proprio da Antonio Conte, che a volte sembra ingigantire un po’ i problemi che ci sono. Il Napoli sta avendo un ottimo rendimento e si vede dal piazzamento in campionato e in classifica. Non ci sono tutti questi motivi di insoddisfazione. Se Conte percepisce che la squadra non è coesa può essere un problema a lungo termine, ma nell’immediato la situazione non è drammatica”.
da Mario Fedele | Nov 13, 2025 | Sport
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il preparatore atletico Corrado Saccone: “Bisogna capire l’origine del problema. Il lavoro atletico va di pari passo con quello tecnico e tattico che contribuisce. I tanti infortuni? Bisogna capire se durante l’estate sono stati impostati dei carichi di lavoro più pesanti. Questo però non significa che la responsabilità sia soltanto dei preparatori atletici. Il discorso quindi è legato a un lavoro tecnico-tattico e anche alle singole esigenze dei giocatori. Se si vede che ci sono dei rischi di affaticamento è bene alleggerire un po’ i carichi, ma questo può andare bene solo per alcuni giocatori e magari non altri. La pubalgia? È importante non lavorarci sopra, soprattutto se c’è un rischio di recidiva. Tutti i calciatori si lamentano quando lavorano troppo. Lobotka non ha detto nulla di scandaloso, ma i procuratori non dovrebbero entrare mai in questo campo. Gli agenti fanno solo gli interessi dei loro calciatori senza conoscere la metodologia di lavoro. Se ci sono problemi vanno risolto in condivisione con i calciatori”.