Fabbroni: “Le posizioni sono chiare: ora è fondamentale non ricadere nei vecchi errori”

Fabbroni: “Le posizioni sono chiare: ora è fondamentale non ricadere nei vecchi errori”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Mario Fabbroni: “La storia di Conte con Napoli è in pieno svolgimento, e proseguirà fino al termine della stagione. Poi sicuramente ci saranno delle riflessioni. Se la squadra ha chiesto di dosare meglio i carichi di lavoro perché si lavora troppo a me sembra strano. Sembra strano che queste cose vengano fuori. Se ne dovrebbe discutere internamente. Ma pensare che Conte faccia un passo indietro vuol dire credere che lui sia un debole. E sappiamo tutti che non è così. Ora sarà fondamentale non tornare a fare sempre lo stesso errore. Bisogna trovare una svolta ed evitare di andare al “tutti contro tutti”. Squadra in ritiro? Dovrebbe essere fatto come ai vecchi tempi, per compattare la squadra. Altrimenti è inutile. Conte ha detto che il Napoli non è più una squadra, e questa è un’affermazione grave. Non si può prestare il fianco a questo ma dare una risposta, possibilmente sul campo”. 

Salvione: “Conte vuole e si aspetta una reazione. Vanno chiarite le metodologie di allenamento”

Salvione: “Conte vuole e si aspetta una reazione. Vanno chiarite le metodologie di allenamento”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista del Corriere dello Sport Pasquale Salvione: “Penso sia giusto da qui in avanti mettersi seduti e dirsi tutto quello che c’è da dire, e mi riferisco allo spogliatoio del Napoli. I panni sporchi si lavano in casa. Dopo questi giorni in cui sono venute fuori tante problematiche ora serve tanta maturità. Occorre anche trovare un punto di unione, nonostante da Castel Volturno sembra arrivare un quadro abbastanza complicato. Conte ha detto quelle cose per cercare una reazione. È eccessivo parlare di lui come uno che non sa comunicare. È giusto da parte sua analizzare i giusti accorgimenti. Deve chiarirsi con la squadra sulle metodologie di allenamento. Inoltre certe uscite dei calciatori e dei loro procuratori sono inopportune e non aiutano. Infortuni? Non credo che sia solo un problema di metodologia degli allenamenti. Resta altissimo il numero di partite, ma 11 infortuni in tre mesi sono tanti”. 

Malfitano: “Problematiche evidenti ma esasperate, talvolta proprio da Conte. Il Napoli non sta crollando”

Malfitano: “Problematiche evidenti ma esasperate, talvolta proprio da Conte. Il Napoli non sta crollando”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista della Gazzetta dello Sport Salvatore Malfitano: “Con Anguissa il Napoli ha raggiunto quota 11 infortuni. Questo significa che i calciatori non riescono a gestire i carichi atletici, e la conferma arriva da queste lamentele dei calciatori ormai sempre più numerose. Lo staff di Conte ha tutti i numeri e i rilievi per fare le giuste modulazioni e rivedere qualcosa. Credo che qualche battuta d’arresto ci possa stare, e forse c’è troppa esasperazione. Ma questa esasperazione è causata proprio da Antonio Conte, che a volte sembra ingigantire un po’ i problemi che ci sono. Il Napoli sta avendo un ottimo rendimento e si vede dal piazzamento in campionato e in classifica. Non ci sono tutti questi motivi di insoddisfazione. Se Conte percepisce che la squadra non è coesa può essere un problema a lungo termine, ma nell’immediato la situazione non è drammatica”.

Saccone: “Infortuni? La prima soluzione è alleggerire i carichi, ma ogni calciatore è diverso. Lobotka? Tutti i calciatori si lamentano se lavorano tanto”

Saccone: “Infortuni? La prima soluzione è alleggerire i carichi, ma ogni calciatore è diverso. Lobotka? Tutti i calciatori si lamentano se lavorano tanto”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il preparatore atletico Corrado Saccone: “Bisogna capire l’origine del problema. Il lavoro atletico va di pari passo con quello tecnico e tattico che contribuisce. I tanti infortuni? Bisogna capire se durante l’estate sono stati impostati dei carichi di lavoro più pesanti. Questo però non significa che la responsabilità sia soltanto dei preparatori atletici. Il discorso quindi è legato a un lavoro tecnico-tattico e anche alle singole esigenze dei giocatori. Se si vede che ci sono dei rischi di affaticamento è bene alleggerire un po’ i carichi, ma questo può andare bene solo per alcuni giocatori e magari non altri. La pubalgia? È importante non lavorarci sopra, soprattutto se c’è un rischio di recidiva. Tutti i calciatori si lamentano quando lavorano troppo. Lobotka non ha detto nulla di scandaloso, ma i procuratori non dovrebbero entrare mai in questo campo. Gli agenti fanno solo gli interessi dei loro calciatori senza conoscere la metodologia di lavoro. Se ci sono problemi vanno risolto in condivisione con i calciatori”. 

Fabbroni: “Le posizioni sono chiare: ora è fondamentale non ricadere nei vecchi errori”

Fabbroni: “Conte si è meridionalizzato e mette la divisa da battaglia. Con l’Eintracht c’è solo la vittoria”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Mario Fabbroni: “Conte si è meridionalizzato. Al Napoli serve un allenatore così. Lui ha in testa questo obiettivo: far vincere a una squadra diversa da Inter, Juventus e Milan due volte di fila lo scudetto. L’allenatore sa bene che c’è un’insofferenza per il Napoli che diventa modello per il calcio italiano. Lui si mette questa divisa da battaglia: lo ha fatto nelle ultime dieci partite dello scorso anno. In questa stagione era partito con idee importanti, ma gli infortuni stanno creando grosse difficoltà. Inoltre la classe arbitrale è in confusione totale. È un caos che non sta facendo bene al calcio italiano. I tifosi e i giovani vogliono chiarezza, vogliono regole da seguire. Siamo in un campionato che comunque vede un Napoli primo da solo in classifica. Un torneo caldo ed equilibrato, seppur scarso dal punto di vista della qualità del gioco. Sarebbe un errore pensare che l’Eintracht sia una squadra di livello medio. È invece una squadra di buon livello, ma questa è una partita che va vinta con una prestazione giocata, costruendo azioni offensive”